Chi è il Massone?

Chi è il Massone?



Siamo persone comuni, senza velleità particolari, al di la di ciò che la convinzione collettiva vuole. Studiamo l'uomo, i suoi difetti e i suoi pregi, cerchiamo di conoscere la Verità su ogni argomento, difendiamo la verità e le pari opportunità, difendiamo sempre la giustizia (quella vera) e "lavoriamo" sotto tre insegne: Libertà, Uguaglianza e Fr...atellanza. Dalle nostre Logge è bandito il Classismo (sub-cultura presente in molte altre istituzioni), che non fa certo parte delle nostre logiche di miglioramento dell'Uomo, convinti anzi che lo offenda, sempre e comunque. Ecco chi è il Massone.

La Massoneria non è fatta di miliardari e di benestanti professionisti, ma di normalissime persone.

Solo ed esclusivamente per motivi di opportunità e di tradizione secolare preferiamo non rendere pubblici i nostri nomi.

Per opportunità, perchè è inopportuno, in una società che a priori è contraria al nostro ideale, che si fida di informazioni fin troppo di parte per poter essere credibili, che ha esaltato l'operato di un'inchiesta balorda, sfruttata a fini politici e finita con un'archiviazione che è servita soltanto a creare un database di discutibile legalità su usi, conoscenze ed abitudini di persone normali, unite da ideali di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza. Certo è che il Massone, all'atto della sua Iniziazione, promette solennemente di rispettare le Leggi dello Stato e la Costituzione. Non si fa altrettanto quando ci si iscrive ad un partito politico, a qualunque altra Associazione di quelle che molti definiscono "pure"

Per tradizione secolare, perchè noi, tradizionalmente, preferiamo non uscire allo scoperto, perchè la volontà politica di pochi non deve e non può demolire tradizioni che hanno sviluppato le proprie radici a partire dal 1717. Sta alla libertà di ognuno di noi decidere se dichiararsi o se non dichiararsi pubblicamente Massone.

giovedì 29 settembre 2011

Lettera d’insegnamento





L’arte è lunga, la vita è breve, il giudizio difficile e l’occasione sfugge. Agire è facile, pensare difficile; agire secondo quel che si pensa, è scomodo. Ogni principio è lieto, la soglia è il luogo dell’attesa. Il bimbo si stupisce, è la fuggevole impressione a farlo decidere, egli impara giocando, la serietà della vita lo sorprende. L’imitazione è innata in noi, ma non è facile conoscere quel che si deve imitare. Raramente si trova la perfezione, e più di rado la si apprezza. E’ la sommità ad attirarci, non sono i gradini.
Gli occhi rivolti alla cima, andiamo volentieri errando nella pianura. Solo una parte dell’arte può essere appresa, ma all’artista occorre tutta quanta. Chi la conosce solo mezzo, sbaglia sempre e parla molto, chi la possiede tutta, desidera soltanto agire e parla raramente o tardi. Quelli che ne parlano, non hanno segreti né forza, il loro insegnamento è come pane cotto, gustoso solo per un giorno. Ma non si può seminare farina,le parole sono buone, ma non sono la cosa migliore. Il meglio non si conosce con le parole. Il meglio è lo spirito con cui operiamo, l’azione è compresa e riprodotta solo dallo spirito. Nessuno sa quel che fa quando agisce giustamente, ma siamo sempre coscienti dell’ingiusto.
Chi agisce solo con parole scritte è un pedante, un ipocrita, o un impostore e ve ne sono molti, e si trovano bene tra loro, il loro chiacchiericcio intrattiene il discepolo, e la loro invariabile mediocrità spaventa i migliori. L’insegnamento del vero artista schiude il senso, poiché dove mancano le parole, parla l’azione.
 Il vero discepolo impara a sviluppare dal noto l’ignoto e si avvicina al MAESTRO.

3 commenti:

  1. Lettera stupenda.Complimenti all'illuminato GOETHE.Saluti.

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  2. complimenti per il meraviglioso lavoro compiuto.
    sono felice e orgoglioso di essere un tuo fratello.un t.f.a. Gianni

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  3. In un periodo storico come quello attuale queste
    parole sono l'unica luce che possono illuminare il nostro cammino.

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